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Un evento elegantemente metal: il racconto del live dei The Darkness a Settembre|Prato è spettacolo
Comincia con circa mezzora di ritardo (fra il crescente nervosismo degli spettatori presenti) il live dei The Darkness in Piazza del Duomo a Prato, unica data italiana della band: è alle 22.30 che la band composta da Justin Hawkins (voce, chitarra e tastiere, nonché frontman della band), Daniel Hawkins (chitarra, nonché fratello di Justin), Frankie Poullain (basso) e Rufus Taylor (batteria, nonché figlio di Roger Taylor, storico batterista dei Queen ) fa il suo ingresso in scena, fra l’entusiasmo generale che risulta fin da subito incontenibile. È Solid Gold a mandare in delirio i fans, proposta ieri sera con tonalità rock decisamente altisonanti e dirompenti, che ben si sposano con alcune contaminazioni punk che si inseriscono deliziosamente all'interno della performance. La band sul palco è un fiume in piena e, finita la prima canzone, procede a pieno ritmo verso la seconda, Growing on me, che esalta ferocemente le tonalità metal tanto care alla band di origini britanniche. Open fire è la terza canzone portata in scena dal gruppo, che rivela di avere un’anima davvero scenografica e coinvolgente: da subito padroni della situazione, la band ha nel suo frontman la figura più accattivante di tutti, data la sua abilità nel riuscire a creare situazioni empatiche con il pubblico, fattore che alza sempre di più, con lo scorrere del concerto, l’asticella del divertimento e del coinvolgimento.

Tanti sono i successi proposti a Prato: da Black shuck a One way ticket, da Barbarian a Stuck in a rut, l’esplosione di tonalità metal è veramente piacevole, tanto da sentire quanto da guardare. Il concerto corre a vele spiegate verso la fine, senza interruzioni o pause calate dal palco; la prima e unica pausa la band se la concede prima di rientrare in scena e concludere la serata con una formidabile sequenza di canzoni: Givin’up, Hands off, I believe e Love on the rocks sono le canzoni che ci accompagnano dunque verso la fine del concerto, con un finale che regala grandi emozioni e una voglia viscerale di non vederli scendere più dal palco.

Finisce così la serata toscana dei The Darkness (anticipata da una brillante esibizione della band bolognese The Noise Pollution): una strabiliante performance in grado di far saltare e cantare tutti i presenti, un piacevolissimo impatto scenografico a base di eccitanti illuminazioni e formidabile portamento della band, uno spettacolare tripudio di suoni hard rock e metal da non scordarseli per molto tempo, nella speranza di rivederli quanto prima tornare nel nostro paese.
Ecco la scaletta completa dell’evento:
Solid gold
Growing on me
Open fire
Lioaf
Japanese
Black Shuck
Southern Trains
One way ticket
Barbarian
Friday night
Every inch
Buccaneers
Stuck in a rut
Givin’ up
Hands off
I believe
Love on the rock
Articolo di Sacha Tellini.
Le fotografie sono di Alejandro Joaquin Soto.